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Speciale Parkinson

Conosciamo meglio questa malattia

La Malattia di Parkinson

La MP è una malattia a evoluzione progressiva, che si arricchisce nel suo decorso di numerosi sintomi, motori e non motori. L’esordio della MP è spesso insidioso e interessa inizialmente un solo lato del corpo.

I sintomi cardinali sono:

  • Rallentamento motorio o bradicinesia

  • Tremore a riposo

  • Rigidità muscolare

Completano il quadro motorio la ridotta mimica facciale e la ridotta frequenza dell’ammiccamento, la riduzione delle sincinesie pendolari degli arti superiori durante la marcia, la deambulazione a piccoli passi, il fenomeno del freezing della marcia, l’instabilità posturale (presente in circa 1/3 dei casi nelle fasi più tardive della malattia), e le alterazioni posturali del tronco e del capo.

Accanto ai sintomi motori, nella MP sono presenti numerosi sintomi non motori, quali sintomi neuropsichiatrici come ansia, depressione e apatia, deficit cognitivi, disturbi del sonno, sintomi gastrointestinali come scialorrea, stipsi, disturbi vescicali, ipotensione ortostatica, disturbi olfattivi e seborrea. Tali sintomi sono frequentemente presenti nelle fasi avanzate della malattia, sebbene alcuni di essi possono manifestarsi precocemente o addirittura precedere i sintomi motori cardinali della malattia.

L’importanza della riabilitazione

In questi anni la riabilitazione è divenuta parte essenziale ed integrante del trattamento medico-chirurgico nei pazienti parkinsoniani. In letteratura esistono prove scientifiche, sempre più solide, che confermano l’ipotesi dell’efficacia dell’intervento riabilitativo nel migliorare le capacità funzionali dei pazienti nelle A.D.L. e l’abilità del cammino (ampiezza e velocità del passo). Data la varietà e la molteplicità dei sintomi, è fondamentale un lavoro in team multidisciplinare.

La riabilitazione motoria consiste, in parte, in un processo di apprendimento, che si realizza attraverso l’attivazione di diversi meccanismi di memoria e che prevede l’acquisizione di nuove abilità e l’ottimizzazione di quelle residue, teso a garantire il massimo grado di autonomia nelle attività di vita quotidiana.

La base anatomo-funzionale della riabilitazione motoria è la neuroplasticità indotta dall’esercizio fisico, ovvero la capacità dei neuroni di modificare la loro struttura e funzione in risposta ad una serie di stimoli esterni.

In definitiva, l’obiettivo della riabilitazione nei pazienti con MP consiste nel:

  • Riapprendimento dello schema motorio dei movimenti automatici perduti

  • La corretta esecuzione degli stessi

  • Il recupero da parte del paziente delle strategie di switching dal movimento automatico a quello volontario

La riabilitazione motoria si pone come principali obiettivi il miglioramento delle condizioni neuro muscolo-scheletriche (articolarità, forza, resistenza, coordinazione), delle prestazioni motorie globali (passaggi posturali, cammino, attività della vita quotidiana), oltre che la riduzione del rischio di cadute.

Gli approcci terapeutici si basano su:

  • Esercizi di stretching

  • Esercizi posturali propriocettivi

  • Esercizi di respirazione

  • Rieducazione ai passaggi posturali

  • Rieducazione dell’instabilità posturale

  • Rieducazione della funzione cammino

  • Addestramento e strategie cognitive

La scelta di un trattamento individuale o in gruppo dipende dagli obiettivi del trattamento: se gli obiettivi individuali sono preminenti è preferibile un intervento individuale. Un trattamento in gruppo è consigliato quando si fanno programmi di mantenimento e quando gli obiettivi sono correlati alla performance fisica.

Uscita n.2